L'effetto delle condizioni climatiche favorevoli in una estate in cui è caduto il 56% in più di pioggia che ha permesso la moltiplicazione del più prezioso frutto dell'autunno. Per pezzature medie attorno ai 20 grammi, di inizio stagione che fanno segnare valori più convenienti rispetto ai 450 euro all'etto dello scorso anno facendo volare i consumi. Si spera dunque in una raccolta da record per il Tuber magnatum Pico che si sviluppa in terreni freschi e umidi. Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all'Umbria, dall'Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi. Si stima che siano coinvolti complessivamente circa duecentomila raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti ed alimentano un business che comprensivo di indotto sviluppa un valore stimato in circa mezzo miliardo di euro tra fresco.