Tratto da www.vanityclass.it!
Corre il Superbonus 110%: determinante l’effetto del “Decreto semplificazioni” del luglio 2021 che introduce la CILA semplificata, con il positivo effetto di ridurre parecchio gli adempimenti di progettisti, amministratori, uffici tecnici comunali e condomini. Senza nulla togliere comunque al potere di verifica del fisco.
Chiediamo a Francesco Megna se questo provvedimento, tanto apprezzato dagli italiani in via teorica, è riuscito in realtà a decollare anche dal punto di vista operativo
“In poco tempo si evidenzia una crescita del 28% degli interventi ammessi al beneficio e del 35% del valore dell’investimento agevolato.” esordisce Francesco Megna. “Oltre 30.000 i lavori autorizzati alla facilitazione fiscale. Un dato positivo, rispetto alla lenta partenza del 110% registrata cinque mesi fa , perchè sono più di 32 mila i cantieri aperti ad oggi, con un valore delle detrazioni di progetto aumentato del 30% rispetto ai primi di giugno”.
“Che sia in atto uno sblocco rispetto al rigore dell’esordio del 110% lo sancisce il fatto che ora a correre sono gli interventi più articolati, quelli dei condomini che registrano un’impennata di oltre il 55% sia come lavori da eseguire (4.000 circa), sia come importi facilitati . Meno della metà del totale investimenti quindi, con gli immobili unifamiliari e gli stabili indipendenti che calano dopo il boom dei primi mesi.
Con un nuovo allungo i dati di luglio confermano la volata del Superbonus, cominciata il mese precedente in occasione dell’applicazione del decreto legge 77. Cresce del 40% circa anche la tranche dei lavori concretamente già pagati . La correlazione tra lavori iniziati e lavori conclusi/liquidati resta al 70% circa. Un dato che contraddice le preoccupazioni su lunghe attese o sospensione dei lavori”.
“A livello tecnico la rilevazione degli stati di avanzamento lavori si verifica quando si perviene al 30% o al 60% dei pagamenti sul totale programmato e vengono inviate le relative fatture all’Agenzia delle Entrate. Questa tranche include anche gli interventi completati che equivalgono a quasi la metà del totale impostato”.
“La Lombardia si colloca al primo posto come crescita, seguita da Veneto, Lazio e Campania. Con riferimento alle tipologie degli interventi, tra i più richiesti vi sono i due interventi trainanti per eccellenza: interventi sull’ involucro, per il potenziamento dell’ efficienza termica dell’ edificio (il cosiddetto cappotto termico) e i lavori di ammodernamento dell’impianto di riscaldamento (interventi sull’impianto). Entrambi gli interventi devono essere compresi nel progetto. L’incremento dei cappotti supera il 40%; parliamo di 5.000 nuovi interventi per un controvalore di spesa di circa 400 milioni”.
Tratto da tgcom24!
E' partito poco dopo le 2 di notte ora italiana, le 20 ora locale, come previsto, il razzo SpaceX Falcon 9 di Elon Musk con a bordo, per la prima volta, un equipaggio di soli quattro civili senza alcun astronauta professionista. Il razzo è decollato dal Kennedy Space Center, in Florida, per una missione di tre giorni in orbita intorno alla Terra, a un'altezza di 575 chilometri, ben oltre la Stazione spaziale internazionale.
La missione Inspiration4, il primo test in assoluto di un volo senza professionisti che lascia intravedere un futuro di accesso allo spazio per tutti (quelli che se lo potranno permettere), vede nel ruolo di comandante l'imprenditore miliardario Jared Isaacman, che ha ideato la missione appena 10 mesi fa per raccogliere fondi a favore del St. Jude Children's Research Hospital di Memphis.
Con lui a bordo ci sono l'ingegnere aerospaziale Chris Sembroski (scelto tra i donatori della raccolta fondi), la divulgatrice Sian Proctor, prima donna di colore a ricoprire il ruolo di pilota, e la 29enne Hayley Arceneaux, sopravvissuta a un tumore e portatrice di protesi.
Proprio Arceneaux, nell'ultima conferenza stampa prima del lancio, si è detta entusiasta per gli studi scientifici che i quattro condurranno a bordo della Crew Dragon per capire come il corpo umano reagisce ai viaggi spaziali. E' la prima portatrice di protesi nello spazio.
Miriam Morden continua a far parlare di sè, con l’ormai imminente uscita del libro scritto da Vivian Darkangel “Volevo la gonna la storia di Miriam Morden”. Dopo il quindici ottobre lo troverete disponibile nelle librerie e negli store digitali.Vivian ha scritto la storia della migliore amica Miriam Morden in chiave di racconto ed è inaspettatamente già diventata una nuova scrittrice premiata da Barbara Alberti, che l’ha inserita nella sua collana “Le nuove voci”. Inoltre sappiamo che un importante attore ha interpretato la nota audio di presentazione e presto scopriremo la sua identità ascoltandolo tramite QR Code stampato sul libro. Ci risulta che le case editrici abbiano fatto a gara per avere questo libro, ma Miriam Morden e Vivian Darkangel hanno deciso di uscire con la casa editrice “Albastros il Filo”. vale la pena leggerlo poiché è un libro che regala tante emozioni, trattando a pieno il tema della diversità e della discriminazione. Il libro si presenta oggettivamente diverso dai soliti, infatti all’interno troverete due brani musicali ai quali potrete accedere all’ascolto e alla visione dei videoclip tramite i rispettivi link e Qr Code gratuiti. Questi due brani sono stati fatti: uno dal figlio della protagonista Miriam Morden, Karim Mondello in arte UKC leader del gruppo i “Roxit” con la canzone “I miei genitori” dedicandola alla sua atipica famiglia, dato che suo padre sparì per anni tornando da lui nelle vesti di una donna l’attuale Miriam Morden. L’altro brano musicale è stato creato dalla scrittrice Vivian Darkangel come colonna sonora del libro; trattando a pieno il tema della “diversità” in chiave surreale nelle vesti di un mutante supereroe. Questi due brani musicali, sono stati scelti da un importante casa discografica dal nome “SMILAX” la quale ha fatto un grandioso abbinamento editoriale con Albatros. Le canzoni saranno disponibili dal 15 ottobre sul sito della SMILAX, in tutti gli store digitali, su youtube, spotify ecc.. Tra i tanti progetti di Miriam sappiamo che è nata una collaborazione con lo “Studio Stile” che opera nel settore abbigliamento per la creazione delle capsule “Le gonne di Miriam Morden”.
La pandemia ha accelerato l’impiego di robot – AI, intelligenza artificiale – e nuove tecnologie che esentano i lavoratori da mansioni manuali o di routine. Ciò ha consentito loro di dedicarsi a compiti a più alto valore aggiunto. Contemporaneamente, l’innovazione delle risorse hardware e i software per videoconferenze hanno permesso alle aziende di implementare la procedura adatta al lavoro agile.
Intervistiamo Francesco Megna, referente commerciale in banca, per oltre vent’anni presso diversi Istituti di Credito.
Come vede questo fenomeno dal suo punto di osservazione privilegiato?
“I dipendenti pendolari risparmiano tempo prezioso ed anche le imprese ne traggono profitto. La convergenza di questo corso potrebbe espandere la produttività sia in ambito UE che negli USA di oltre un punto percentuale per i prossimi tre anni, incrementando notevolmente il tasso di crescita del periodo pre-pandemia.
Il PIL pro capite potrebbe avere una decisa crescita. Con punte più che doppie negli Stati Uniti rispetto all’Europa”.
“La combinazione di questi diversi trend sembrerebbe un fenomeno fondato e continuativo. In particolare, per quanto riguarda gli USA, l’affermazione dell’e-commerce, il passaggio al digitale dell’ambiente di lavoro e la distribuzione degli investimenti e delle risorse umane causa la chiusura o il ridimensionamento di reparti poco proficui.
Comporterà l’incremento della produttività negli States di almeno il 2% tra un anno e, teoricamente, sino al 6% circa”.
“E’ previsto che sette aziende su dieci incrementeranno l’utilizzo dell’automazione e della robotica. E’ convinzione comune che la pandemia ha impresso una svolta definitiva per le attività aziendali.
Infatti, l’acquisto di robot negli Stati Uniti è aumentato (+ 55% rispetto allo scorso anno)”.
In quali settori specificamente?
“In testa l’industria della lavorazione alimentare e la produzione di beni di consumo. Non tutti i settori o i lavoratori infatti beneficeranno di queste tecnologie in egual misura e qualcuno potrebbe anche rimanere spiazzato. E’ possibile quindi che l’incremento di produttività verificatosi in un singolo distretto o in una singola realtà produttiva non arrechi un concreto profitto nei criteri nazionali. Servirà parecchio tempo perchè l’economia si adatti nei settori più deteriorati dallo smart working come per esempio i trasporti pubblici”.
Ciò accadrà solo negli Stati Uniti?
“No, ma alcune nazioni saranno più favorite. I Paesi europei, per esempio, al contrario di quanto avviene negli USA, hanno mostrato una propensione al ribasso per diversi motivi. Penso alla circolazione più lenta dell’informatica e la presenza di mercati del lavoro più rigidi.
Mentre diversi Paesi con economie all’avanguardia hanno discrete possibilità di ottimizzare la produttività in diversi settori, alcune economie emergenti stentano a cogliere queste opportunità a causa della mancanza di esperienza e di infrastrutture e altri facilitatori della connettività digitale, oltre che per le difficoltà all’accesso alla finanza”.